Struttura residenziale accreditata nella regione Piemonte
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Diventare una struttura residenziale accreditata regione Piemonte
Diventare una struttura residenziale accreditata regione Piemonte significa potersi presentare agli occhi di tutti gli utenti interessati con un servizio specialistico pienamente riconosciuto dalle autorità locali e, dunque, poter presentare la disponibilità di qualificate offerte di residenza a soggetto che soffrono di disturbi della salute mentale e di dipendenze patologiche.
Ma come si diventa una struttura residenziale accreditata regione Piemonte? Quali sono le procedure che sono previste dalla legge?
L’istanza di accreditamento
Iniziamo con il ricordare che le strutture che ambiscono a ottenere l’accredito da parte della regione Piemonte sono tenute a presentare una specifica istanza di accreditamento, sottoscritta dal legale rappresentante della società gestore (nel caso di strutture direttamente gestite dalle AA.SS.LL., invece l’istanza di accreditamento deve essere siglata e presentata dal Direttore Generale, quale legale rappresentante dell’Azienda).
L’istanza di accreditamento dovrà essere inoltrata all’assessorato competente della Regione, ovvero l’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità, Direzione Sanità, mediante una raccomandata con ricevuta di ritorno.
All’istanza dovranno essere allegati alcuni documenti previsti dai regolamenti regionali e, in particolar modo, l’attestazione sul possesso dei requisiti di accreditamento stabiliti dalla legge, che dovranno risultare presenti e dimostrabili nella loro interezza da parte dei soggetti gestori delle strutture.
Viene inoltre richiesta la presentazione di una idonea documentazione che possa univocamente attestare l’assenza delle cause di esclusione dalla capacità di contrarre con la pubblica amministrazione, e ancora una dichiarazione autocertificata ai sensi di legge, circa il personale operante presso la struttura.
La procedura per l’accreditamento
Una volta che il soggetto gestore, mediante il suo rappresentante legale, avrà prodotto tutta la documentazione e l’avrà inviata nelle modalità di cui sopra, prenderà il via il vero e proprio procedimento di accreditamento da parte della Regione. Lo scopo di questa fase è intuibilmente quello di permettere all’ente regionale di verificare la coerenza della proposta di accreditamento con il fabbisogno previsto nella programmazione regionale e territoriale.
Una volta che la Regione avrà verificato la propria coerenza programmatica, procederà alle verifiche tecniche sul rispetto dei requisiti previsti, avvalendosi a questa finalità delle competenti Commissioni di Vigilanza istituite presso le singole AA.SS.LL.
Al di là dei casi straordinari, il provvedimento relativo all’accreditamento della struttura che ne abbia fatto esplicita richiesta deve essere rilasciato entro il termine di 90 giorni dalla presentazione della richiesta stessa, mediante comunicazione inviata alla società che gestisce la struttura stessa.
Anche se da quanto sopra dovrebbe risultare piuttosto chiaro, giova rammentare a questo punto che la concessione o meno dell’accreditamento da parte della Regione Piemonte avverrà sulla base della specifica valutazione dell’istanza presentata dal rappresentante legale della struttura che sta richiedendo l’accreditamento. E gioverà rammentare che, in particolare, la valutazione farà riferimento ad alcuni fondamentali aspetti come la completezza formale di tutta la documentazione presentata, la coerenza della domanda e dell’autocertificazione rispetto ai requisiti che sono previsti nelle deliberazioni prodotte dall’ente regionale, e così via.
Considerato che l’assessorato, nello svolgimento di tali attività, si avvarrà anche della collaborazione delle Commissioni di Vigilanza aziendali, è previsto che queste trasmettano alla Regione gli esiti delle verifiche e la valutazione della documentazione istruttoria che sopra è stata brevemente introdotta entro e non oltre il termine di 30 giorni dal ricevimento della documentazione.
L’accreditamento con riserva
È inoltre possibile che la struttura residenziale accreditata regione Piemonte ottenga un accreditamento con riserva.
Tale ipotesi può ricadere, ad esempio, nel caso in cui all’interno del procedimento finalizzato all’accreditamento, di cui sopra abbiamo riassunto i termini principali, si verifichino situazioni come la carenza di uno o più requisiti che sono previsti negli allegati delle deliberazioni regionali, o ancora nel caso in cui siano riscontrate delle anomalie e/o delle irregolarità sia nell’istanza che nella documentazione allegata alla domanda stessa.
Ancora, è possibile procedere all’accreditamento con riserva nel caso in cui l’assessorato ritenga comunque necessario, in fase istruttoria, domandare dei chiarimenti e/o degli elementi integrativi alla struttura che sta domandando l’accreditamento.
In tutte queste ipotesi, la Regione, entro i termini che sopra abbiamo già riepilogato, procederà appunto con l’accreditamento con riserva. Ma che cosa succede a questo punto?
In tale ipotesi la struttura richiedente l’accreditamento dovrà, entro e non oltre il termine massimo di 90 giorni dalla notifica del provvedimento, pena decadenza dell’accreditamento, procedere con la presentazione di una integrazione dell’istanza originaria, nella quale possa provare l’adeguamento a tutte le condizioni di cui era risultata carente, o comunque una comunicazione che contenga in maniera chiara e precisa un riscontro ai chiarimenti e/o ai rilievi che hanno motivato l’accreditamento definitivo con riserva, e non l’accreditamento definitivo “vero e proprio”.
Rammentiamo che il provvedimento di accreditamento sarà rilasciato dalla Giunta Regionale, indicando quale sia la struttura accreditata e quale sia il soggetto in favore del quale è rilasciato l’accreditamento per la gestione della stessa, o – qualora ne ricorra il caso – le cause di sospensione o di revoca dell’accreditamento, e i tempi necessari per poter procedere con le verifiche periodiche della permanenza dei requisiti previsti.
Struttura residenziale accreditata Piemonte

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