Comunità protetta psichiatrica: che cos’è e perché è importante
Spesso chi non è particolarmente addentrato nella materia è portato a vedere luoghi come la Comunità protetta psichiatrica con diffidenza in effetti si tratta invece di strutture altamente specializzate fondamentale per il trattamento di alcuni tipi di pazienti.
Si tratta, come recita la parola stessa, di una comunità protetta, una sorta di grande residenza destinata ad accogliere soggetti con patologie di natura psichiatrica che necessitano di interventi terapeutici-riabilitativi. Per accedervi, naturalmente, bisogna fornire una domanda di ammissione redatta dello psichiatra di riferimento, dopo di che per il paziente che accede viene ideato un percorso terapeutico ad hoc con degli obiettivi da raggiungere in un determinato arco di tempo.
All’interno di una comunità protetta gli ospiti sono controllati e supportati da un’equipe di medici, psichiatri, psicologi, educatori professionali e infermieri. Si tratta insomma di un luogo in cui, in breve tempo e con il percorso terapeutico giusto.
Il paziente prende velocemente coscienza della malattia e delle proprie capacità. I disturbi che possono essere trattati in queste strutture sono davvero moltissimi. Si tratta del luogo adatto a pazienti affetti da psicosi, disturbi dell’umore, disturbi di personalità e non solo.
Le attività terapeutiche riuniscono colloqui clinici e psicoterapici, terapie farmacologiche modulate sul paziente, atelier di attività espressive, pet terapy, giornalino di comunità, laboratori di ginnastica dolce, escursioni e attività ricreative.
In molte delle strutture più all’avanguardia ci sono inoltre settori ad hoc presso i quali trattare i vari disturbi dell’alimentazione come l’anoressia e la bulimia.
Queste comunità prevedono infatti vari tipi di attività terapeutiche, colloqui con psichiatri e psicologi, supporto di dietologi, attività ricreative e attività mirate al reinserimento sociale e lavorativo. Ci sono poi altri reparti dedicati invece ai disturbi della sfera affettiva (gravi disturbi dell’umore), disturbi di personalità, disturbi psichiatrici associati ad abuso di alcool o ad uso di sostanze psicoattive.
Prevede attività terapeutiche che mettono al centro la relazione, la collaborazione con la famiglia, la rete sociale del territorio, i servizi invianti. Ogni struttura è caratterizzata dalla programmazione di specifiche attività terapeutiche, che vengono a loro volta calibrate sulle necessità del paziente.
Si tratta dunque di strutture adatte non solo al trattamento di patologie e disturbi psichiatrici che sorgono all’improvviso ma anche alla cura di quelli che sono legate ad abusi e dipendenze da cibo, alcol, droghe, farmaci e non solo.
Le varie comunità, solitamente, prevedono differenti tipologie di attività terapeutiche, stabilite attraverso un lavoro di equipe sulla base del disturbo e delle esigenze del paziente.
È per questo che quando si affida un proprio familiare a questi centri, anche se distano centinaia di chilometri da casa, ci si può sentire perfettamente tranquilli e nel 90% dei casi il processo di guarigione è assicurato.
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